Security

Lo Smart Working ai tempi del Covid-19

 

Il coronavirus ci ha fatto scoprire lo “smart working”, ci siamo dovuti adeguare alle disposizioni di lockdown e chi ha potuto si è portato il lavoro a casa. Fino a qualche mese fa pochissime aziende in Italia valutavano realmente il lavoro da casa.

I motivi?

Sostanzialmente una mentalità vecchia e poco dinamica, meno controllo dei propri collaboratori e connessioni non efficienti in molte zone.

Siamo arrivati impreparati al giorno della chiusura delle attività e il panico ha iniziato a dilagare tra gli uffici. Tutti a rincorrere una soluzione immediata per poter continuare a lavorare da casa ed avere tutti i dati e programmi usati solitamente in ufficio.

In Italia le aziende che possiedono l’infrastruttura informatica interamente su Cloud sono pochissime, principalmente per una questione economica e di connettività (affronteremo questo argomento prossimamente).

Vi assicuro che quei giorni, per i miei colleghi informatici, sono stati un inferno. Accontentare tutte le richieste che arrivavano a raffica dai nostri clienti non è stata un’impresa facile. Le chiusure sono state talmente veloci e senza preavviso che non si è potuto fare nessun progetto di installazione/configurazione di nuovi apparati.

Quindi cosa è successo?

Per molte aziende la soluzione più veloce è stata quella di acquistare un software che permettesse la connessione remota ai propri device aziendali.

E’ risaputo che nei momenti difficili vi è sempre qualcuno che vuole cavalcare l’onda del momento. Tra questi c’è la nota azienda tedesca Teamviewer. Ci tengo a premettere che la nostra azienda usa quotidianamente Teamviewer per dare supporto ai clienti, è una delle migliori soluzioni che ci sono sul mercato per quanto concerne il supporto remoto sporadico.

Ma allora dove è il problema?

Conoscendo la tecnologia di Teamviewer non avrei mai pensato di consigliarlo ai miei clienti come soluzione “risolutoria” e definitiva per uno smart working sicuro.

Sono rimasto sorpreso quando mi sono trovato davanti a questa pagina https://www.teamviewer.com/it/soluzioni/accesso-remoto/.

Dopo aver letto la frase Connettiti al tuo computer da remoto, senza bisogno di una VPN e senza limitazioni di sicurezza di rete ad ostacolarti” mi è scattata la voglia di fare un po’ di chiarezza e dare qualche spunto di riflessione.

In informatica ci sono spesso due strade:

  1. L’importante è che tutto funzioni;
  2. L’importante è che tutto funzioni secondo dei parametri di sicurezza adeguati.

Il “senza limitazioni di sicurezza rete ad ostacolarti” dovrebbe accendere un campanello d’allarme e le riflessioni sono spontanee, perciò mi domando: ” la sicurezza di rete è una limitazione?!?! Da quando?”.

Vi invito a leggere interamente la pagina con gli occhi del “deve funzionare tutto bene secondo dei parametri di sicurezza adeguati”.

Come ho scritto precedentemente, questo articolo vuole essere un’introduzione provocatoria per offrire spunti di riflessione che la prossima volta andremo ad approfondire. Scoprirete perché solo la VPN connection può garantire alle aziende ed ai professionisti uno smart working che rispetti la sicurezza informatica ed eviti parecchie possibili rogne di accessi non consentiti e/o perdita di dati.

Stay tuned!