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L'obbligo di legge impone l'azzeramento dei dati da computer e dispositivi dismessi o che cambiano destinazione d'uso.
E' possibile non solo cancellare in modo sicuro i dati ma soprattutto di certificare l'eliminazione.
La semplice distruzione fisica del disco o formattazione a basso livello possono in teoria assicurare la perdita definitiva dei dati, ma da un punto di vista giuridico soltanto la certificazione di avvenuta cancellazione rappresenta l'elemento liberatorio nel caso si debba poi dimostrare che i dati siano stati definitivamente rimossi.
Il rischio della mancata cancellazione dei dati da un supporto di memoria non più utilizzato, comporta per il proprietario del device il rischio di ammenda per mancato rispetto di quanto indicato nella normativa GDPR o di una possibile richiesta di risarcimento da parte dell'interessato (ovvero colui i cui dati sono rimasti nell'unità di memoria senza motivo).